Month: febbraio 2014

BASKET: LA VIRTUS ROMA RITROVA I DUE PUNTI. CASERTA BATTUTA 82-79

DI PAOLO PIZZI

La Virtus Roma torna a muovere la classifica. Al Pala Tiziano i capitolini superano Caserta e si mantengono al quinto posto in coabitazione con Sassari.

Reduce da una serie di tre sconfitte in campionato, quattro se si considera anche la Coppa Italia, la formazione allenata da Luca Dalmonte era alla ricerca di quei due punti che avrebbero riportato serenità nello spogliatoio, ed alla fine la vittoria è arrivata, un successo forse più netto di quanto non dica il punteggio di 82-79 con cui Capitan Goss e compagni hanno chiuso la partita.

Che Roma fosse intenzionata a concedere poco lo si capisce sin dal primo parziale, che i capitolini chiudono in vantaggio per 22-12 grazie a sei punti di Goss e Bobby Jones e cinque del polacco Szewczyk e Hosley. Un vantaggio che Roma dimostra di poter mantenere nella seconda frazione, quando la Virtus riesce a ricucire ogni tentativo di rimonta di Caserta, arrivando alla pausa di metà partita sul 41-34 e provando l’allungo ad inizio terzo periodo, quando, grazie a tre triple consecutive, l’Acea si porta sul +16, vantaggio che i campani riescono a ricucire grazie ai punti di Brooks, Michelori e Scott. A dieci minuti dalla fine Roma può gestire sette lunghezze di vantaggio (59-52). Ma è nel quarto periodo che Caserta fa lo sforzo finale, riaprendo la gara grazie ai punti di Marco Mordente e Michele Vitali, capaci di realizzare venti dei ventisette punti messi a segno dai campani negli ultimi minuti. Si arriva punto a punto e sono i tiri liberi di Jimmy Baron e Trevor Mbakwe che garantiscono la vittoria alla Virtus sino all’82-79 finale.

IL TABELLINO:

Acea Virtus Roma-Pasta Reggia Caserta 82-79 (22-12, 41-34, 59-52)
Acea Virtus Roma
: Goss 13, Jones 16, Tonolli ne, Righetti, D’Ercole 5, Hosley 13, Finamore ne, Pagano ne, Baron 11, Szewczyk 8, Moraschini 6, Mbakwe 10. All. Dalmonte
Pasta Reggia Caserta: Mordente 14, Marzaioli ne, Marini ne, Vitali 10, Tommasini 2, Michelori 11, Brooks 20, Roberts 7, Scott 11, Easley 4. All Molin

RUGBY: UN DROP DI DUNCAN WEIR GELA L’ITALIA. ALL’OLIMPICO LA SCOZIA PASSA 21-20

DI PAOLO PIZZI 

Una sconfitta che brucia quella degli azzurri di Jacques Brunel, che nella terza giornata del Sei Nazioni 2014 vengono superati per 21-20 dalla Scozia e rimandano l’appuntamento con la prima vittoria. A punire l’Italia un drop del numero 10 scozzese Duncan Weir a tempo praticamente scaduto. Eppure la partita dell’Olimpico sembrava mettersi bene per la formazione azzurra. Spinta dagli oltre 65mila spettatori sugli spalti l’Italia nel primo tempo sembra gestire bene l’ovale e passa in vantaggio dopo 13 minuti grazie ad un calcio piazzato di Tommaso Allan, giocatore di origini scozzesi, che nei primi 40 minuti, metterà a segno tutti i punti degli azzurri. Dopo il pareggio con un calcio piazzato di Laidlaw, nei 10 minuti finali l’Italia sembra in grado di prendere il largo, con un calcio ed una meta realizzata da Allan, numero 10 che realizzerà anche i due punti di trasformazione. Si va quindi al riposo con l’Italia avanti 13-3.

Nella ripresa però gli scozzesi alzano il ritmo e piano piano l’Italia lascia porzioni di campo ai rivali. Al quinto secondo calcio di punizione calciato dagli ospiti, ancora con Laidlaw, ma il momento di svolta della gara arriva dal 13′ al 27, quindici minuti in cui Alex Dumbar mette a segno due mete, tutte trasformate, che permettono alla Scozia di portarsi avanti per 18-13. L’Italia accusa il colpo ma reagisce e al 30′ trova una meta con Joshua Furno, portandosi in vantaggio per 20-18 grazie alla trasformazione di Luciano Orquera. Si arriva così ai dieci minuti finali in cui le due squadre mettono in campo gli ultimi sforzi per conquistare la vittoria. Proprio all’ultimo minuto il numero dieci scozzese Duncan Weir trova il drop decisivo, che regala la vittoria alla Scozia (21-20) e lascia ancora a secco di vittorie l’Italia.

Una sconfitta che certamente si è fatta sentire nello spogliatoio azzurro, come ha ammesso a fine gara il ct italiano Jacques Brunel Da quando sono arrivato – ha esordito il ct dell’Italia nella conferenza post partita – questa è forse la peggior partita che abbiamo giocato. Con le nostre imprecisioni e i troppi errori abbiamo permesso agli scozzesi di portare a casa la vittoria. Manchiamo di quella qualità che una squadra con le nostre ambizioni dovrebbe avere”.

IL TABELLINO:

ITALIA – SCOZIA 20-21(p.t. 13-3)

MARCATORI:p.t. 13′ c.p. Allan (3-0), 22′ c.p. Laidlaw (3-3), 31′ c.p. Allan (6-3), 39′ m. Allan tr. Allan (13-3); s.t. 5′ c.p. Laidlaw (13-6), 13′ m. Dunbar trasf. Laidlaw (13-11), 27′ m. Dunbar tr. Weir (13-18), 30′ m. Furno tr. Orquera (20-18), 39′ drop Weir (20-21).


ITALIA: McLean; Esposito, Campagnaro, Garcia, Sarto; Allan (28′ s.t. Orquera), Gori (23′ s.t. Botes); Parisse (cap), Barbieri (23′ s.t. Derbyshire), Zanni (33′ s.t. Bortolami); Furno, Geldenhuys; Castrogiovanni (17′ s.t. Cittadini), Ghiraldini (17′ s.t. Aguero), De Marchi Al. (17′ s.t. Giazzon)
ALL. Brunel


SCOZIA:Hogg; Seymour (15′ s.t. Evans M.), Dunbar (31′ s.t. Taylor), Scott, Lamont S.; Weir, Laidlaw (cap) (23′ s.t. Cusiter); Beattie, Fusaro (11′ s.t. Denton), Wilson; Hamilton, Gray R.; Low (38′ p.t. Cross), Lawson, Grant (18′ s.t. Dickinson). ALL: Johnson.

ARB. Walsh (Australia);

GDL. Garces (Francia), Pearce (Inghilterra)

TMO: Warren (Inghilterra).


NOTE: terreno in buone condizioni, giornata di sole, clima temperato

SPETTATORI: 66.271


RBS Man of the match: Furno (Italia)

RUGBY: BRUNEL VARA IL QUINDICI ANTI-SCOZIA.

Di Paolo Pizzi

Jacques Brunel presenta il quindici anti-Scozia.

Debutto allo stadio Olimpico per la nazionale azzurra, che sabato prossimo affronterà gli “highlander” per la terza sfida del Sei Nazioni 2014.

Tre i cambi previsti dal tecnico rispetto alla trasferta di Parigi dello scorso 9 febbraio, quando gli azzurri vennero sconfitti per 30-10. Nella linea dei tre-quarti Brunel schiera Esposito al posto di Iannone, mentre in terza linea scenderanno in campo Barbieri e Zanni per Bergamasco e Minto.

Questo il quindici che scenderà in campo sabato alle ore 14.30: 15)Luke Mc Lean, 14) Angelo Esposito, 13) Michele Campagnaro, 12)Gonzalo Garcia, 11)Leonardo Sarto, 10) Tommaso Allan, 9) Edoardo Gori, 8) Sergio Parisse, 7) Robert Barbieri, 6) Alessandro Zanni, 5) Joshua Furno, 4) Quentin Geldenhuys, 3) Martin Castrogiovanni, 2) Leonardo Ghiraldini, 1) Alberto De Marchi. A disposizione 16) Davide Giazzon, 17) Matias Aguero, 18) Lorenzo Cittadini, 19 Marco Bortolami, 20) Paul Derbyshire, 21) Tobias Botes, 22) Luciano Orquera, 23) Tommaso Iannone.

“La Scozia è una squadra con carattere, gioca un rugby generoso – spiega l’allenatore azzurro- ha determinazione ed una struttura di gioco notevole, forte in difesa e sui punti d’incontro. Sono aspetti questi da non sottovalutare. Credo che, anche se non ha i risultati delle altre squadre, può metterci in difficoltà.”

Statistiche alla mano, la gara di sabato rappresenta il 104 cap per Martin Castrogiovanni e Sergio Parisse che, superando Andrea Lo Cicero, saranno gli azzurri con più cap nella nazionale.

RUGBY: ITALIA-SCOZIA VISTA DA TOBIAS BOTES

Tobias Botes ci racconta la sua marcia di avvicinamento ad Italia – Scozia, gara in cui per la prima volta nel Sei Nazioni 2014 la nazionale di Brunel giocherà sul terreno dello Stadio Olimpico di Roma.

Una gara che negli ultimi anni decideva chi dovesse piazzarsi all’ultimo posto del girone, posizione che gli azzurri saranno certamente intenzionati ad evitare. “Per noi ogni anno la partita contro la Scozia è la più importante – racconta il mediano di mischia azzurro – perchè il pubblico si aspetta molto per questa partita. Per tutta la squadra sarà importante avere un risultato positivo. In queste prime due partite siamo riusciti a giocare bene, anche contro la Francia dove ci sono stati dieci minuti di black-out. Il mio ruolo all’interno del gruppo è quello di dare una mano ai giocatori più giovani, guidandoli nel gioco.”

Discorso a parte quello riguardante la Celtic League ed il suo rapporto con la Benetton Treviso, formazione con cui Tobias è legato sino alla fine della stagione. “Per noi giocatori che siamo in scadenza di contratto – continua Tobias- questa situazione è più semplice, noi dobbiamo solamente concentrarci sul gioco e dare il nostro meglio in campo. Al momento sono tranquillo, sto cercando altre soluzioni ma c’è ancora tempo per decidere, dopo il Sei Nazioni. A Treviso non si parla di contratto sino a Giugno e per noi è importante trovare qualcosa prima di quella scadenza. Per noi è importante giocare in un livello più alto del campionato di Eccellenza. Al momento non c’è ancora nulla ma stiamo guardando in giro, non solo Europa, ma anche all’estero. Ci sono tanti giocatori con famiglia e figli e non è una scelta solo per il rugby, ma anche per la famiglia.”

Aspettative non solo per Tobias, ma anche per i suoi parenti in Sud Africa. “Anche da casa seguono il Sei Nazioni, il nostro è un paese matto per il rugby e guardano un torneo importante come il nostro. Ad esempio quando in estate siamo andati a giocare in Sud Africa – termina Tobias – tutto il mio paese è diventato pazzo per l’Italia.”

Paolo Pizzi

L’ITALIA AL LAVORO PER PREPARARE IL MATCH CONTRO LA SCOZIA

DI Paolo Pizzi

Terzo appuntamento con il Sei Nazioni per gli azzurri allenati da Jacques Brunel. Sabato pomeriggio allo Stadio Olimpico l’Italia affronta la Scozia nella prima delle due sfide interne del torneo 2014. Dopo le sconfitte contro Galles (23-15 ) e Francia (30-10), l’obiettivo che la Nazionale si è posto è quello di approfittare del fattore campo per trovare la prima vittoria del torneo 2014.

A tenere banco all’Acquacetosa è stato anche il futuro della Celtic League, lega che dalla prossima stagione potrebbe anche non prevedere le squadre azzurre. Rispetto alle settimane scorse, la situazione sembra evolvere al meglio per le compagini italiane, anche se le notizie arrivate nei giorni scorsi hanno certamente colpito i giocatori del clan azzurro tesserati con le Zebre e la Benetton. “ E’ oggettivo che in una situazione come questa, un giocatore in scadenza di contratto o che ha ancora un contratto ma non sa quale possa essere il suo futuro, è normale che è preoccupante. – spiega il team manager della nazionale Gino Troiani – Per questo il presidente, nel corso del precedente raduno, ha voluto incontrare i giocatori per rassicurarli su quello che è lo stato dei fatti, prima di tutto per spiegargli la situazione attuale, rassicurandoli sul fatto che la federazione avrebbe fatto di tutto per fare in modo che la competizione continuasse. L’intenzione della federazione è quella di rimanere nella Celtic League, cercando di modificare condizioni contrattuali che per noi sono molto negative. Una delle strade percorribili può essere quella di fare i contratti nazionali, ma non vuol dire che questa sia la soluzione che verrà usata. Questo riguarderebbe quei giocatori che si troverebbero senza una squadra. Per il nostro ct – continua Troiani- i giocatori possono anche andare all’estero, l’importante però è che giochino. Se un giocatore va all’estero per stare in panchina e non giocare mai per la nazionale quello diventa un giocatore non più convocabile. I giocatori comunque in questo momento sono qui e sono concentrati sul come battere la Scozia. ”

Tornando alla preparazione in vista della sfida di sabato prossimo, nella mattinata di oggi la squadra ha iniziato il lavoro sui campi dell’Acquacetosa. Due le situazioni che al momento preoccupano maggiormente coach Brunel, quelle di Martin Castrogiovanni e Mauro Bergamasco. Come spiega il medico della nazionale Vincenzo Ieracitano, se c’è la possibilità di recuperare Castrogiovanni, più difficile la situazione per quanto riguarda Bergamasco.

“ Per quanto riguarda Castrogiovanni è un problema di sovraccarico del calcagno e domani dovrebbe essere in grado di tornare a fare le mischie. – commenta il dottor Ieracitano.- Per quanto riguarda Bergamasco è un trauma muscolare diretto riportato a Parigi, con la lacerazione di un numero importante di fibre muscolari. Dopo una settimana abbiamo deciso di trattarlo in maniera riabilitativa. Al momento non vogliamo affrettare il recupero. Difficilmente sarà recuperabile per sabato ma ci proviamo.”

FOOTBALL AMERICANO: A ROMA UNA GIORNATA DI TEST PER TROVARE I GIOCATORI DEL FUTURO

Coach John Mackovic continua il proprio lavoro per lo sviluppo del movimento del Football Americano in Italia. Dopo i test fatti nei giorni scorsi a Milano, il nuovo allenatore del Blue Team, la nazionale azzurra, è arrivato a Roma per una serie di test fisici e tecnici con i giovani prospetti del football italiano. Sin dalla prima mattina più di 50 ragazzi sono arrivati sul campo di Via Avignone al Torrino per prendere parte agli allenamenti predisposti dal team della nazionale azzurra, affrontando le prove fisiche nella mattina e quelle tecniche previste nel pomeriggio, con una serie di esercizi tecnici e schemi di gioco senza contatto.

Per noi questa è stata l’occasione per scambiare due parole con coach Mackovic, allenatore che nella sua carriera sportiva vanta risultati importanti, come la guida come capo allenatore della formazione NFL dei Kansas City Chiefs

 COACH  MACKOVIC, QUALI SONO GLI OBIETTIVI CHE VI SIETE POSTI CON QUESTI CLINIC DI MILANO E ROMA?

 

Gli obiettivi fondamentali che ci siamo posti al momento sono due, quello di permettere ai ragazzi di confrontarsi prima con se stessi e poi di misurarsi con gli altri atleti che partecipano all’appuntamento.

 

 

SIETE REDUCI DA UN PRIMO CLINIC FATTO NEI GIORNI SCORSI A MILANO. QUALE E’ IL LIVELLO DEI RAGAZZI CHE HA VISTO IN QUELLA OCCASIONE?

 

Per quello che ho visto a Milano posso essere soddisfatto. La cosa che mi ha colpito maggiormente è stata la capacità che i giocatori hanno dimostrato nel saper recepire gli insegnamenti tecnici che io e gli altri allenatori gli abbiamo impartito in quella giornata.

 

HA GIA’ UNA IDEA DEL LIVELLO DEL NOSTRO FOOTBALL? QUALI SONO GLI OBIETTIVI CHE VI SIETE POSTI PER IL BLUE TEAM?

 

Beh si, ho già una idea di quello che è il livello del football americano in Italia. Gli obiettivi? Certamente quello di far giocare la nazionale italiana ad un livello europeo. Il materiale su cui lavorare è sicuramente interessante, ci sono già atleti che sono riusciti a mettersi in mostra a livello internazionale.

RUGBY: Le Fiamme Oro non si ripetono. Il Rovigo passa 33-18

Non riesce il bis ai ragazzi delle Fiamme Oro. Dopo appena sette giorni dalla finale di Coppa Eccellenza del Battaglini, che ha visto i romani imporsi per 26-25, questa volta era il campionato a mettere di fronte, a campi invertiti, il quindici della Polizia di Stato al Rovigo. Al Gelsomini di Ponte Galeria sono però i veneti a prendersi la rivincita, battendo i rivali per 33-18 (26-5 dopo i primi 40 minuti)

In vetta alla classifica con 45 punti, Mirco Bergamasco e compagni si presentavano a Ponte Galeria determinati a continuare la propria corsa. E’ nella prima frazione che il Rovigo costruisce la base della propria vittoria, sbloccando lo 0-0 con un calcio di Bergamasco e portandosi avanti 13-0 grazie ad, una meta di Ferro ed un calcio di Basson. Benetti mette a segno una meta non trasformata, ma negli ultimi minuti gli ospiti arrivano sino al 26-5. Come successo una settimana fa nella ripresa sono le Fiamme che creano gioco e riducono il divario grazie a due calci di Benetti, a cui risponde Ngawini, che da ai “bersaglieri” la meta della sicurezza. La realizzazione di De Gasperi a cinque dalla fine non fa altro che fissare il risultato sul 18-23.

Non sono scontento della nostra prestazione – ha dichiarato coach Pasquale Presutti – anche se abbiamo commesso troppi errori che, una squadra come il Rovigo, non ti perdona. La differenza tra i due team c’è e si vede, come, d’altronde, si vedono anche i nostri progressi. Ora dobbiamo sfruttare al massimo la settimana di stop per ricaricare le batterie e farci trovare pronti alle sfide che ci attendono in campionato”.

IL TABELLINO:

Fiamme Oro Rugby v Vea Femi-CZ Rugby Rovigo Delta 18-33 (p.t. 5-26)

Marcatori: 2’ cp Bergamasco (0-3), 14’ cp Basson (0-6), 17’ m Ferro tr Bergamasco (0-13), 24’ m Benetti (5-15), 26’ m Mountariol (5-18), 35 cp Basson (5-21), 39’ m Ferro (5-26)

Secondo tempo: 49’ cp Benetti (8-26), 56’ cp Benetti (11-26), 67’ m Ngawini tr Bergamasco (11-33), 75’ m De Gaspari tr Calandro (18-33)

Fiamme Oro Rugby : Barion, De Gaspari, Massaro, Forcucci (49’ Sapuppo), Bacchetti, Canna (69’ Calandro), Benetti (69’ Marinaro), Amenta, Balsemin (42’ Marazzi), Zitelli (69’ Perrone), Sutto, Mammana, Pettinari (42’ Di Stefano), Cerqua, Naka (49’ Cocivera)

A disp.: Moscarda

All.: Pasquale Presutti

Vea Femi-CZ Rugby Rovigo Delta: Basson, Ragusi, Bergamasco, Mc Cann (42’ Van Niekerk), Ngawini, Rodriguez (77’ Fratini), Frati (79’ Calabrese), De Marchi (69’ Maran), Lubian, Ruffolo (52’ Folla), Mountariol, Ferro, Pozzi (69’ Balboni), Mahoney (79’ Gatto), Quaglio (77’ Borsi)

All.: Filippo Frati – Andrea De Rossi

Arbitro: Rizzo (Piacenza)

g.dl.: Colantonio (Roma)

4° uomo:Romani (Roma)

Man of the match: Luke Mahoney (Rovigo)

Calciatori: Fiamme Oro: Benetti 2/4 (cp 2/3 tr 0/1). Rovigo: Bergamasco 3/5 (cp 1/1, tr 2/4) Basson 2/3 (cp 2/3)

Note: 800 spettatori